Tagli al sociale: confermato l’accordo tra Regioni e MEF

Tagli al sociale: confermato l’accordo tra Regioni e MEF

Il Fondo nazionale ridotto a un terzo, tolti 50 milioni per i non autosufficienti.

Il Fondo per non autosufficienze e il Fondo per le politiche sociali saranno quest’anno rispettivamente pari a 450 milioni e 99,7 milioni di euro: il primo perde 50 milioni, le politiche
sociali passano dai 311 milioni previsti a 99,7. È quanto emerge dall’interrogazione parlamentare al Sottosegretario Luigi Bobba, che conferma le voci ormai insistenti di un accordo tra Conferenza delle Regioni e Ministero dell’Economia per la riduzione degli stanziamenti.
Notizia che provoca indignazione tra le Associazioni di tutela delle persone con disabilità, che chiedono un confronto urgente con il Presidente del Consiglio dei Ministri e con il Ministro dell’Economia.
Il coordinamento del Forum nazionale del Terzo settore ha espresso preoccupazione. La Fand, Federazione nazionale diabetici, parla di “politiche sociali umiliate”. Vincenzo Falabella, presidente della Fish, la onlus per il superamento dell’handicap, attacca: “È un pessimo segnale per il futuro, un colpo assestato dopo aver fatto balenare l’ipotesi di progettare e costruire livelli essenziali di assistenza validi in tutto il Paese aprendo così una nuova stagione di inclusione sociale. Gli effetti di questa intesa si faranno sentire soprattutto nelle regioni del Sud e lascia stupefatti l’atteggiamento delle Regioni, che compensano le mancate revisioni della loro spesa accettando di rinunciare a parti consistenti dei trasferimenti sul sociale. Chiederemo un incontro, subito, con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni”.

L’ultima condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo – non aver protetto una moglie e il figlio dal marito e padre violento – è figlia dei tagli al sociale: non c’erano più soldi per ospitare la donna vitttima di ripetute aggressioni nella struttura in cui si era rifugiata. Le ultime due decurtazioni annunciate ora seguono quella da 422 milioni attuata sul Fondo sanitario nazionale, risparmio reso necessario dal fatto che le Regioni a statuto speciale non hanno voluto contenere la loro spesa ordinaria.

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