Costruire un’Unione europea più inclusiva e più equa. Ecco cosa significa per i disabili
Riconoscere il diritto ad un sostegno al reddito che assicuri una vita dignitosa, a servizi che permettano di partecipare al mercato del lavoro e alla vita sociale, e a un ambiente di lavoro adeguato alle proprie esigenze. Sono queste alcune delle raccomandazioni che lo European disability forum ha chiesto di inserire nel Pilastro europeo dei diritti sociali presentato nei giorni scorsi dalla Commissione europea. Il pilastro stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l’equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Una “bussola”, spiega la Commissione, per un nuovo processo di convergenza verso migliori condizioni di vita e di lavoro in Europa. Alla realizzazione del pilastro ha partecipato anche lo European disability forum che in una nota spiega il peso di questo pilastro per le persone disabili e le loro famiglie. Oltre a quanto già specificato, infatti, il pilastro promuove il principio di non discriminazione nell’accesso all’occupazione, all’istruzione, alla protezione sociale e all’accesso a beni e servizi e chiede un sostegno attivo all’occupazione e il supporto personalizzato nella ricerca e nel mantenimento del posto di lavoro.
Le tre categorie principali del pilastro sono le seguenti:
- Pari opportunità e accesso al mercato del lavoro;
- condizioni di lavoro eque;
- protezione sociale e inclusione.