Infortuni e malattie da lavoro, Anmil: “Molto preoccupanti i dati Inail del primo trimestre 2017”

Sono on line nella sezione “Open data” del sito Inail i dati analitici delle denunce di infortunio e malattia professionale presentate all’Istituto nel mese di marzo. Dati provvisori, perché per quantificare i casi effettivamente correlati con l’attività lavorativa svolta, avverte Inail, “sarà necessario attendere che i dati del 2017 si consolidino e che si concluda l’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia”. Emerge che gli infortuni sul lavoro denunciati all’Istituto nei primi tre mesi dell’anno sono stati circa 162mila (con un aumento del 5,9% rispetto all’analogo periodo del 2016, +9mila casi), di cui 190 con esito mortale. Oltre 15mila le denunce di malattie professionali.
Sui dati fa sentire la sua voce l’Anmil, esprimendo “grande preoccupazione” e esortando a fare “valutazioni costruttive” e prendere “impegni stringenti”. Dichiara il presidente dell’associazione Franco Bettoni: “La pubblicazione dei nuovi dati Inail all’indomani della Festa del lavoro offre un ulteriore spunto di riflessione sul tema ed è innegabile che, a fronte dei numeri delle denunce di infortuni mortali e no, c’è da parte nostra forte preoccupazione nel constatare che il fenomeno è in aumento su quasi tutti i fronti se si esclude l’agricoltura. Sembra dunque che all’aumento degli occupati corrisponda anche un aumento di infortuni e malattie sul lavoro, a testimonianza del fatto che, in questi anni, non si è fatto abbastanza per accrescere i livelli di consapevolezza e sicurezza, con un costo umano insopportabile”.