per rispondere alle istanze delle vittime del lavoro

Il Ministro del Lavoro Giuliano Paoletti incontra questa mattina i componenti della Consulta Nazionale ANMIL (composta dai Presidenti provinciali e regionali delle sedi dell’Associazione provenienti da tutta Italia in rappresentanza dei circa 400.000 iscritti) riuniti alle ore 12.00 all’Hotel Barcelò Aran Mantegna di Roma (in via Andrea Mantegna, n. 130), accolto dal Presidente Nazionale ANMIL Franco Bettoni che lo ha incontrato due giorni fa in veste di Presidente della F.A.N.D. (la Federazione nazionale tra le associazioni storiche di disabili della quale fanno parte, oltre l’ANMIL, l’ANMIC, l’UICI, l’ENS, l’UNMS, l’ANGLAT e l’ARPA) per discutere sul fondo per la “non autosufficienza”.
Al centro dell’incontro odierno, saranno affrontate tematiche di primaria rilevanza per gli invalidi del lavoro e le vittime professionali, tra cui: il tema degli stanziamenti in favore delle Associazioni di Promozione Sociale, rispetto a cui l’ANMIL ritiene urgente l’aumento a 10 milioni di euro complessivi del contributo statale riconosciuto a tali Associazioni, considerato che l’importo attualmente stanziato non è più sufficiente a garantire ai beneficiari un’adeguata base operativa; la proposta di proroga della concessione del contributo riconosciuto all’Istituto di Riabilitazione e Formazione ANMIL (IRFA), fissando la misura del finanziamento ad euro 1,5 milioni per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 (anche al fine di proseguire le attività portate avanti dall’Istituto con eccellenti risultati in favore di invalidi del lavoro e disabili in generale); infine, sul tavolo delle discussioni, anche l’ampliamento dei benefici pensionistici in favore delle vittime del lavoro, in particolare la richiesta di inserire tra i lavoratori destinatari dell’APE sociale e del prepensionamento in favore dei lavoratori precoci (come disciplinato dal disegno di legge di Bilancio per il 2017, in discussione in Parlamento, in cui sono previsti benefici pensionistici per alcune categorie di lavoratori svantaggiati) anche gli invalidi del lavoro o vittime di malattie professionali, ad oggi soggetti non inclusi tra le categorie dei beneficiari.