La Provincia di Biella al 68° posto in Italia e sesta in Piemonte per l’incidenza delle Morti Bianche
Le morti sul Lavoro sono ancora una tragica realtà, anche se la situazione migliora. Nel Biellese i casi di morte sul lavoro sono stati due: L’operaio della Sasil morto per le esalazioni e un meccanico vittima di un incidente sulla superstrada mentre stava provando un’auto.
Il Biellese per indice di incidenza sugli occupati si piazza al 68° posto in Italia, 6° in Regione Piemonte dove la classifica è guidata da Asti.
A livello Nazionale il maggior numero di morti 103 (15 percento del totale) si registra nelle costruzioni, seguito dalle attività manifatturiere con 93 decessi (13,6 percento del totale) e dalla logistica 83 decessi (12,1 percento sul totale).
Troppi infortuni: cala il lavoro ma non gli incidenti
Il lavoro nel settore delle costruzioni si è ridotto del 50 percento negli ultimi anni, ma gli incidenti non sono diminuiti allo stesso modo, la forte incidenza è legata anche all’aumento dell’età delle persone che lavorano nei cantieri, andare su un’impalcatura a 30 o a 65 anni non è la stessa cosa.
Un altro aspetto è legato all’aumento di chi lavora con partita iva, a volte senza la necessaria preparazione. Sono le conseguenze della crisi del settore, che impone prezzi bassi e in certi casi lascia spazio all’approssimazione.
D’accordo anche il Presidente Biellese ANMIL Mauro Lora Moretto: “Nonostante il calo del Lavoro, gli infortunati non sono diminuiti quanto ci saremmo attesi: pesa la sempre minor cura di sicurezza e controlli, a nostro parere non sufficienti.“