Sono stati presentati oggi i dati di attività Ispettorato del Lavoro dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti
I risultati relativi all’attività svolta dall’Ispettorato nazionale del lavoro relativi al 2016: gli ispettori di Ministero del Lavoro, Inps e INAIL hanno controllato oltre 191mila aziende rilevando irregolarità nel 63% dei casi, mentre i lavoratori irregolari riscontrati sono stati 186.027, di cui 62.106 totalmente in nero.
In particolare, nell’anno le aziende ispezionate dal Ministero sono state 141.920 (80.316 irregolari con 88.865 lavoratori irregolari, 43.048 dei quali totalmente in nero) mentre l’Inps ha controllato 28.818 aziende (22.138 irregolari); l’INAIL ha effettuato verifiche in 20.876 aziende, 18.284 delle quali trovate con irregolarità. Gli ispettori utilizzati sono stati poco più di 2.800 per il Ministero del Lavoro, quasi 1.300 per l’Inps e 300 per l’INAIL.
Nel complesso sono stati accertati contributi e premi evasi per oltre 1,1 miliardi di euro, ma – ha spiegato il direttore dell’Ispettorato, Paolo Pennesi – mediamente il recupero annuo è del 30% della somma delle ingiunzioni.
Poletti ha ricordato che la percentuale di irregolarità sulle aziende ispezionate è strettamente legata al fatto che i controlli sono “mirati” il che rivela l’efficienza del lavoro degli ispettori. “Siamo profondamente convinti della necessità di rafforzare il compito di vigilanza, ispezione e controllo – ha detto il Ministro. – Il 2016 è stato l’anno della grande trasformazione con il passaggio all’ispettorato nazionale del lavoro. La scelta fatta dal parlamento e dal Governo è stata giusta e importante”. Secondo il ministro è fondamentale “avere un ispettorato del lavoro, un’organizzazione in grado di agire a 360 gradi e di programmare completamente l’azione. Il 2017 sarà il primo anno di funzionamento dell’ispettorato e mi auguro che i risultati saranno positivi”, ha concluso.