Alberto Trentin 35 anni è stato stritolato da una fresa nella cava dove stava lavorando

Morto venerdì pomeriggio nella cava di gesso alla Fassa Bortolo di strada Asti. Una tragedia ancora inspiegabile anche perchè, come ricordano i colleghi, «Alberto era molto scrupoloso ed esperto conoscitore dello stabilimento», inaugurato nel 2009 e nel quale era impiegato da sette anni in un lavoro che lo appassionava. Il dramma ha segnato l’intera comunità di Calliano, con il sindaco Paolo Belluardo che conosceva personalmente il tecnico. Sul decesso il Presidente ANMIL Biella Mauro Lora Moretto ha dichiarato. «L’ennesimo incidente sul lavoro che ci colpisce profondamente e ci pone ancora una volta davanti alla terribile realtà degli infortuni mortali, in queste ore il pensiero e la vicinanza va alla moglie ed alla famiglia di Alberto e ai compagni di lavoro. Intanto anche la senatrice biellese Nicoletta Favero annuncia che la Commissione d’inchiesta sugli infortuni e malattie professionali «chiederà un’informativa su quanto è accaduto nella cava di Calliano.
L’incidente costato la vita ad Alberto Trentin si è verificato nel primo pomeriggio di venerdì. Il 35enne è caduto nella fresa che in quel momento stava scavando nel terreno, in una cava per l’estrazione del gesso, a circa 20 metri di profondità. Una caduta che si è rivelata fatale.
La Procura di Vercelli sta indagando su quanto successo nello stabilimento di Calliano della ditta astigiana. Sarà la magistratura a fare piena luce sulla dinamica e sulle eventuali responsabilità.
Il funerale si svolgerà mercoledì pomeriggio alle ore 15 nella chiesa del Vandorno e alla quale parteciperà per rendere omaggio ad Alberto anche la delegazione ANMIL di Biella.